mercoledì 30 luglio 2008

Ti ho ritrovata.....

"Ti ho ritrovata. Sapevo che sarebbe successo, aspettavo questo momento da anni, è arrivato per caso o per destino, non lo so e non m'importa: l'importante è che ci siamo. Ti ho persa per colpa mia, perché ero un deficiente, e ora non voglio niente di speciale, solo starti vicino. Tutto qua."

Leggo l'sms e lo trascrivo fedelmente, hai visto mai..... Così, è bello conservare la memoria delle cose come fiori schiacciati in un libro.
Belle parole, eh Lella?
Belle parole.

Mah.....
Probabile che si aspetti una risposta.
Spegni il cellulare e vai a dormire.

C'è un topo!

- C'è un topo lassù..... sul ramo, guarda!
- Eh?
- Massì, lassù, non lo vedi? Sta correndo sopra il ramo..... e adesso è lungo il tronco, guarda come va veloce!
- Ah.
- Ma dico.....
- Ma dico io: ma chissenefrega.
Gira sui tacchi e se ne va.
Chissà perché a nessuno sembrano interessanti le cose che interessano a me.

lunedì 28 luglio 2008

Ieri pomeriggio con te

- E' incredibile un monumento del genere... la quintessenza dello spirito fascista! Impensabile in una città come Torino o in qualunque metropoli.
- Eh, ma siamo a Casale...
- Già. Beh, non è che sia una città poi così piccola.
- No, ma è una realtà diversa, molto più provinciale.
- Aspetta, faccio un paio di foto.
- Alle statue?
- Sì. Cosa sono? Delle Nike?
- Nikai. Plurale.
- Scusa, la mia cultura classica fa acqua.
- Figurati.
Scatto qualche foto, mi pare che vengano delle gran schifezze; magari più tardi, se ne ho voglia, provo a rielaborarle per metterle su Flickr, sempre che ne valga la pena (dubito.....).
Ci sediamo su una panchina sotto gli ippocastani; lui ha la pelle molto chiara e le zanzare lo assalgono subito. Cerco di schiacciarne una sui suoi pantaloni.
- Meglio cambiare posto - dico.
- Eh sì.
Gironzoliamo un po'; lo faccio salire in macchina, è ancora molto presto per il suo treno. Andiamo a zonzo, ci sono dei paesaggi bellissimi da queste parti, e castelli ovunque. Uno in particolare attira la sua attenzione: svolto e andiamo su per una stradina che passa in mezzo a vigneti ordinatissimi e colline morbidamente ondulate.
Tutto è molto bello quassù, e io ricordo che facevo lo stesso con lui poco tempo fa, e il ricordo, che dovrebbe darmi un dolore straziante, invece si scioglie in un senso di sollievo..... Sono contenta di farlo ancora, anche se è tutto così diverso, anche se al mio fianco c'è un ragazzo che a malapena so chi è. Però è gentile, gli piace stare con me, si vede, e io sono contenta.
Cioè, diciamo che fa meno male.
Parliamo di tutto con molta confidenza, come vecchi amici, mentre riempiamo i nostri occhi di cose belle. E il tempo vola.
E' ora di tornare alla stazione.

C'è ancora il tempo per un aperitivo; io prendo anche un sacchetto di patatine al formaggio, e lui ride quando raccolgo le ultime briciole con le dita e me le metto in bocca.
- Sembri una gallina - dice.
Rido anch'io.

Lo accompagno al treno.
- E' stato un bellissimo pomeriggio - dice sorridendo, e mi tende la mano.
- Sì - confermo.
- Grazie.
- Grazie a te.
- Possiamo ripeterlo quando vuoi - aggiunge, e a me si allarga il cuore.
- Sì -
- Magari non da soli, con Luisa e Marco.
Il mio cuore si stringe. Cerco di produrre qualcosa di simile a un sorriso e dico:
- Volentieri.

Il treno parte, lui mi saluta dal finestrino.
Mi manda un sms per ringraziarmi ancora.

Risalgo in macchina, finalmente.
Finalmente posso piangere.

sabato 26 luglio 2008

Restami vicino

Restami vicino.
Dove sei?
Resta qui almeno con il pensiero.
Rimani con me
ancora per un po'
rimani qui
ti prego.....

venerdì 25 luglio 2008

Scommetto

Alzo gli occhi.
C'è un cielo limpidissimo oggi, si vedono tutti i contorni. Netti.
Verde smeraldo la chioma dell'albero sopra di me, e tra le foglie, a sprazzi, azzurro nitido.
Bello.
Passa un aereo, si sente il rumore lontano, in ritardo rispetto all'immagine. Fuori sincrono.
Lascia dietro di sé una doppia scia candida che si dissolve presto, come spuma di onde invisibili.....

Quell'unica volta che andai in crociera c'era una scia simile dietro la nave, coi delfini che saltavano. Era tutto irreale, non sapevo dov'ero, non sapevo chi ero, non c'era nessun punto di riferimento, soltanto mare e cielo a perdita d'occhio, dello stesso colore.
Ed io mi ero smarrita nella più perfetta incoscienza.....
Perciò ti capisco adesso.
Cioè, almeno, credo di capirti.

Scommetto che vorresti essere lassù.
Volare verso la libertà di uno sconosciuto presente, vedere intorno a te, sotto di te, soltanto aria.
Stare sospeso nel vuoto.
Mentre io sono qui, con la schiena bene appoggiata per terra.

Nel tuo vuoto, lassù, non c'è posto per una ragazza di campagna.

Ricordi ancora?

Ricordi ancora quella notte che abbiamo dormito insieme?
No, non credo..... La tua mente è lontana, non ti sento.
Eppure abbiamo contato tutte le stelle della notte, quella notte; eppure abbiamo parlato al buio per ore, quella notte; eppure siamo stati in silenzio perché non c'era bisogno di dire altro che il silenzio, quella notte; eppure ho tenuto la testa sul tuo petto, quella notte; eppure mi baciavi, quella notte, eppure.....

Poi, ovviamente, abbiamo fatto l'amore. Ma quello non è importante, si può fare con chiunque.
Tutto il resto no.
Tutto il resto si poteva fare solo con te.

Capisci adesso perché i campi e la solitudine?

A chi parli, Lella?
A chi parli?
A chi parli?.......

giovedì 24 luglio 2008

Oggi, fra i campi

Oggi ero in giro per i campi a fare fotografie. E mi sono seduta davanti ad un campo di granoturco. E mi sono sentita un'idiota.
Non era niente di simile all'idillio che si descrive, di cui mi autoconvinco.
Le formiche mi facevano solletico sui piedi, qualche insetto mi pizzicava, gli steli duri dell'erba mi si piantavano nelle natiche.
Ma soprattutto ero sola.

Ecco, se c'è un difetto che ha la natura, è che non fa compagnia.
Io cerco di trovare il lato positivo delle cose, sono convinta che ci sia sempre qualcosa di bello per cui vivere; ma non dovrebbe esserci..... non so, un senso?

Un senso potrebbe darlo essere qui con lui.
Lui chi?

Alzati, Lella. Rimettiti a fare fotografie, va'.