giovedì 24 settembre 2009

Con quegli occhi

Si aggira alle mie spalle da un po'; è uno nuovo, molto giovane, io sono di pessimo umore e non lo noto nemmeno.
Mi si accosta:
- Se clicchi col tasto sinistro è più veloce -
Bofonchio un grazie, vedi un po' se uno sconosciuto deve venire a darmi dei consigli sull'uso del mio pc.
Insiste, dice altre cose sul tasto destro e sinistro; non lo ascolto.
E' solo alla fine, quando sto per andarmene, che lo vedo.
Incontro il suo sguardo.
E' leggermente strabico, stupendi quegli occhi, affascinanti.
I suoi lineamenti... dev'essere uno scherzo del destino. Gli somiglia.

Lo evito da subito.

E' strano: sembra attratto da me. Cerca a più riprese di incrociarmi, di fare conversazione. Niente da fare, sembro autistica.
Si siede vicino a me; mi alzo e me ne vado.
Ci rimane malissimo.

Ora è arrabbiato. Quando mi vede non mi saluta, si siede vicino a tre-quattro donne e chiacchiera con loro in modo ostentatamente amichevole, senza smettere un attimo di parlare. Loro non si tirano indietro, la cosa le lusinga, è comprensibile.
E' bello, il ragazzo sconosciuto.

Ad un tratto si volta dalla mia parte per parlare con qualcuno e scocca un sorriso abbagliante.
Io lo so che è per me: è una specie di piccola vendetta.

Fa bene ad essere arrabbiato, lo maltratto senza motivo.
Mentre esco lo trovo nell'atrio; per un attimo quegli occhi deliziosamente strabici mi sfiorano.
Esco senza salutarlo, evito di pensarci.

Però in cuor mio sento che mi è caro, anche se non lo saprà mai.
Gli devo moltissimo.

Da due anni lotto per sopravvivere; da due anni le persone che amavo mi vogliono morta. Ed io mi sento proprio così, morta. Cammino, respiro, faccio delle cose trascinandomi appresso il mio cadavere. E non devo rompere le scatole, che cazzo ho da lamentarmi.
Il massimo che ho incontrato è la tiepida solidarietà, la pietà, la sopportazione di qualcuno.

Lui non sa niente di me, non vede le macerie: vede una persona che gli piace, o meglio gli piaceva, prima di reagire come una psicotica.
E' giusto così, deve stare lontano.

Ma per prima volta, da due anni a questa parte, qualcuno mi ha fatta sentire viva.
Vorrei fargli una carezza sul viso.
Vorrei...