lunedì 3 agosto 2009

Io ti... io ti...

Siamo distesi in quel prato. Il cielo è perfetto, indaco purissimo, fa caldo. Ci conosciamo appena, è la seconda volta che ti vedo, e sei già parte di me.
Tendi la mano a cercare la mia. Mi chiami, volto la testa. I tuoi occhi sono umidi, pieni di una supplica che non ho mai visto.
Sì dico, non sono una bambina, ma non ho mai visto questo sguardo in vita mia.
- Vieni sopra di me - sussurri.
Rotolo sul tuo corpo, lo ricopro tutto, rido senza sapere perché. Mi abbracci convulsamente ripetendo il mio nome.
Bacio la tua fronte, tutto il tuo viso, i tuoi occhi chiusi. Improvvisamente li sento umidi, la tua bocca trema.
- Che c'è? -
- Voglio baciarti -
- Ti sto dando un sacco di baci dappertutto -
- Ma io dico sulla bocca -
- Sulla bocca adesso non si può, ma siamo abbracciati. Non ti basta? -
Ti avvinghi a me, le lacrime scorrono senza freni.
- Ma che c'è? Che succede? -
- Voglio... voglio fare l'amore con te... -
Ti accarezzo il viso, bacio le tue lacrime.
- E' normale che tu voglia fare l'amore, non l'hai mai fatto. Ma perché proprio con me? -
Il tuo respiro è affannoso nei miei capelli, sul mio orecchio.
- Perché io ti... io ti... -
Scoppi in lacrime, i singhiozzi rompono la tua voce.
Ti stringo a me e ti consolo, e non so ancora che quella frase non la finirai mai.
Non so ancora che non mi dirai mai ti amo, che lo dirai alla prima venuta, che esaudirò tutti i tuoi desideri e darò la vita per questo.
Non so ancora che mi ritroverò un giorno con questa faccia sfigurata per aver provato ad aiutarti a dire ti amo.
Non so ancora che mi dirai che ti rompo le palle, che non sai che cazzo fartene del mio aiuto, che mi chiederai di sparire.
Per adesso ti stringo a me e ti cullo con dolcezza, e cerco di capire come potrò fare per rendere la tua prima volta immensamente dolce.

Totalmente stupida

Sei totalmente stupida, lo sai?
...
No, non lo so. Non so cosa pensare, non so nulla.
Sembra tutto troppo strano perché non ci sia un senso; e allora fermiamoci a pensare al senso di questa sconfitta perfetta.
Qual è il senso?
...
Vattene dalla mia vita, mi annoi a morte.
...
Mi riassorbo in me stessa cercando di defluire da te... E mi resta lo stupore infinito di un ricordo ogni giorno più vivo, che non corrisponde a nulla di vero.
Con chi ero in quel sogno?
...
Ho bisogno di dire ti amo. A te non l'ho mai detto, neppure quando ero felice fino alle lacrime.
...
A me dicevi che non avresti mai detto ti amo, che non andava bene; ma ormai lo so che mentivi, mentivi sempre. Non c'è mai stato un solo istante di sincerità in te.
...
Adesso lo dirò, l'ho già detto; mi sto allenando giorno dopo giorno a dirlo alla prima venuta.
Io ti ucciderò, riuscirò ad ucciderti in questo modo.
...
Sì, sei stato molto prossimo all'uccidermi, c'è dell'odio in te, ed io non sono mai riuscita a difendermi perché per te posso avere solo amore; ora basta, qualcosa non va e non capisco cosa.
Ma intanto cammino in salita e resto viva, per quanto posso. Forse questa grandine continua che mi si abbatte addosso è necessaria per prepararmi a qualcosa; e se è così, è qualcosa di grosso.
Sarò felice per te, quando amerai qualcuna, quando riuscirai a dirle ti amo.
Io intanto sarò sulla cima, sarò arrivata abbastanza in alto da non affogare quando l'acqua salirà.
E spero che qualcuno sia con me, allora; qualcuno che abbia bisogno di me, davvero.