Dicono che il Q.I. delle galline sia genericamente basso.
Bene, non è vero.
Ho una lunghissima frequentazione di polli. E' vero che c'è stata un'interruzione di diversi decenni, ma ora che ho ripreso a frequentarli mi rendo conto che la mia impressione infantile era esatta.
Le mie galline, per esempio, sono animali assennati; non tutte allo stesso modo, si capisce: la gallina-madre, la Cocca, è decisamente più ricettiva delle altre. Quando è stata male, un mese fa, non ho esitato a portarla dal veterinario.
- Bisogna fare un'autopsia per capire cos'ha.
- Prego?
- Sì, dico, occorre una diagnosi post mortem: altrimenti mi sarà impossibile identificare l'agente patogeno.
- Sta scherzando, vero?
- No, perché? Tanto la sua gallina morirà.
Me ne sono andata con la Cocca sottobraccio, indignata. L'ho curata e ce l'ha fatta. Almeno, ora come ora zampetta e razzola come le altre; e fa le uova.
Le galline non è che siano stupide: è che hanno un'accettazione semplice e immediata della realtà. E' molto diverso, è una forma di saggezza.
La loro presenza mi rilassa molto.
Però, come dicevo, non tutte le galline sono intelligenti. Per esempio questa dell'agriturismo non fa che ripetere dalla mattina alla sera co-ccoccoccco-cccoooooooò con un tono chioccio e svenevole; e lo fa immotivatamente. Voglio dire, le mie galline chiocciano a ragion veduta, quando c'è un allarme tipo gatto rosso in arrivo o un'emergenza uovo. Invece questa blatera a vanvera. E ha anche una voce in falsetto decisamente irritante.
Confermo: questa gallina ha un Q.I. basso.
Lo si sente dal tono di voce.
domenica 23 agosto 2009
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